giovedì 30 giugno 2016

"Osservazioni sul tarantismo ed altri scritti sulla musica 'popolare' salentina" di Federico Capone




Federico Capone
Osservazioni
sul tarantismo
Ed altri scritti
sulla musica popolare salentina
Prefazione di Maurizio Nocera






Secondo la tradizione, chi veniva morso dalla tarantola doveva ballare affinché, sudando, potesse espellere il veleno dal corpo: il fenomeno, noto come tarantismo, era largamente presente in Puglia e in Terra d'Otranto in particolare. Le prime testimonianze risalgono al Basso Medioevo, anche se tanti sono i paralleli – per modi e finalità del rito – distanti nel tempo ma anche nello spazio, a dimostrazione di un fatto abbastanza scontato ma che spesso passa in secondo piano: il fenomeno altro non è che un risultato figlio della propria epoca.
L'autore parte da questa premessa per tracciare una storia del tarantismo, attraverso un apparato documentale ampio e solido, e per indagarne gli sviluppi contemporanei che non possono prescindere dal reggae+hip hop e dalla Notte della Taranta, ma neppure dalla canzone dialettale leccese, tratto d'unione fra antico e moderno.
A corredo dello scritto un apparato iconografico con alcune immagini pubblicate per la prima volta.
Osservazioni sul tarantismo rappresenta uno strumento indispensabile tanto per l'appassionato che si avvicina alla tradizione musicale salentina, quanto per l'esperto che qui troverà nuove letture e documenti poco conosciuti.

Federico Capone, 1974, si occupa di storia delle tradizioni popolari, con particolare riferimento alla canzone dialettale leccese; fra le pubblicazioni ricordiamo: In Salento. Usi, costumi, superstizioni (Capone Editore 2003), Lecce che suona. Appunti di musica salentina (Capone Editore 2003), Hip Hop Reggae Dance Elettronica / Stile Salentino 1 (Stampa Alternativa 2004) e Viaggio nel Salento magico (Capone Editore 2013).


Federico Capone, Osservazioni sul tarantismo ed altri scritti sulla musica popolare salentina, Capone Editore, Lecce 2016, ISBN 978-88-8349-202-0; 128 pagine, formato 15x21, illustrato


"Salento da esplorare" di Stefano Margiotta


Stefano Margiotta
Salento
da esplorare
29 itinerari turistici e geologici da percorrere a piedi o in bici per viaggiare tra baie, cavità, fossili, zone umide, rocce, in un paesaggio naturalistico ricco di colori modellato nel corso di milioni di anni




Geologia e paesaggio
La geologia è la scienza che studia la Terra, la sua origine e la sua struttura, e i processi che ne determinano i cambiamenti. Il geologo, proprio per questo, si muove in un contesto spazio - temporale completamente differente da quello con il quale siamo abituati a confrontarci quotidianamente. Da qui la domanda: ma quanto è lunga la scala geocronologica?. Se pensiamo che l’uomo popola la terra da circa un paio di milioni di anni, capiamo subito quanto essi siano ben poca cosa rispetto alla storia del nostro pianeta... una storia di miliardi e miliardi di anni. Questa semplice constatazione ci fa capire che tutto quel che ci è stato tramandato da migliaia di anni attraverso le più diverse forme di comunicazione (architettoniche, artistiche, testuali, orali, ecc.) siano un piccolissimo tassello della storia della Terra. Al contrario di tutto questo, le rocce sono splendidi testimoni del tempo che passa. In esse sono leggibili i processi che hanno portato alla loro formazione, gli ambienti in cui si sono deposte, i meccanismi che hanno permesso di renderle visibili sino ai giorni nostri. Questi processi hanno originato i cambiamenti che viviamo quotidianamente i cui effetti possiamo comprendere solo in piccola parte avendo un altrettanto piccolo lasso di tempo per poterli osservare. Se si eccettuano alcune grandi catastrofi (terremoti, tsunami, frane...), infatti, l’ambiente che ci circonda appare agli occhi dell’osservatore statico mentre, invece, è il risultato provvisorio di una serie di trasformazioni avvenute in centinaia di milioni di anni: non è un caso che sedimenti formatisi in fondali oceanici costituiscano rilevanti catene montuose.
Recenti ricostruzioni operate da Alfonso Bosellini, un’autorità indiscussa nel campo degli studi geologici, permettono di ipotizzare che tra “appena” cinque milioni di anni, per il continuo avvicinamento di Africa ed Europa, il mare Adriatico scomparirà per far posto ad una unica regione montuosa costituita dalla penisola italiana che sarà un tutt’uno con la Croazia, l’Albania e la Grecia. Resta da vedere se le cose andranno realmente così ma, soprattutto, se l’uomo sarà spettatore di tali cambiamenti o se si sarà, nel frattempo, estinto. Anche se è consuetudine ipotizzare che la fine del mondo coinciderà con quella del genere umano, la lunga storia della terra insegna ben altro per via della comparsa e scomparsa di generi che l’hanno popolata nel corso dei tempi geologici.

La lettura geologica del paesaggio del Salento, quel che tento di fare in questo lavoro, implica, ovviamente, la ricostruzione degli eventi che lo hanno generato; una lettura che permette di valutare adeguatamente l’esposizione del territorio ai rischi naturali, di individuare i numerosi beni naturali e le georisorse presenti, e il miglior modo per gestirli.
Non si può costruire un futuro se non si ha una adeguata conoscenza del proprio passato:in quest’ottica, la comprensione geologica del territorio diventa tassello indispensabile per la pianificazione territoriale e per il godimento consapevole del paesaggio.

Con queste premesse vengono di seguito proposti degli Itinerari che consentono l’osservazione di esposizioni di particolare interesse geologico. Allo scopo di semplificarne la lettura e la comprensione, il volume è suddiviso in nove capitoli legati alle diverse ere geologiche ed agli elementi peculiari del territorio.
Il tema del capitolo viene sviscerato per grandi linee inquadrando il contesto territoriale in quello più ampio del bacino del Mediterraneo. Per ogni capitolo sono descritti percorsi attinenti al tema affrontato. Ovviamente si tratta di una semplificazione in quanto i paesaggi non sono mai il risultato di un unico processo e, soprattutto, si sviluppano in più tempi geologici.  (s. m.)



Stefano Margiotta, Salento da esplorare. 29 itinerari turistici e geologici da percorrere a piedi o in bici per viaggiare tra baie, cavità, fossili, zone umide, rocce, in un paesaggio naturalistico ricco di colori modellato nel corso di milioni di anni, Capone Editore, Lecce 2016, ISBN 978-88-8349-215-0;
Formato 14x21 cm, pagine 176, interamente a colori, Euro 15,00


lunedì 20 giugno 2016

"L'arte Romanica dell'altra Puglia". Recensione di Claudia Presicce a "Puglia Romanica", apparsa su Nuovo Quotidiano di Puglia di lunedì 3 giugno 2016

L'arte Romanica dell'altra Puglia

Sette itinerari da Bari a Otranto.

Non è solo Barocco l'architettura pugliese e l'editore Capone lo dimostra nella splendida guida ragionata realizzata da Francesco Di Carlo.

di Claudia Presicce

Quando si viaggia in una terra ricca di storia, costruita su strati di civiltà diverse e su culture che hanno incrociato i loro stili nel tempo, non bisogna mai dimenticare che quello che ci si trova di fronte non è mai il segno distinguibile di un solo momento storico (...) continua a leggere cliccando sulla foto

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